“Lo hanno coperto con un cartongesso. Non rientrava nelle strategie del nuovo direttore artistico. Adesso e’ in letargo per rigenerarsi dopo 10 anni, una pausa da stencil-mammifero per riposare lontano da occhi indiscreti. Quando quel grande volto tornerà a guardarci negli occhi sarà più giovane e tonico di prima: perché la grande arte non invecchia mai…”
L’ex direttore della Galleria di arte moderna a Palazzo Collicola Gianluca Marziani, risponde così dal suo profilo facebook alla domanda contenuta nel nostro articolo.
Insomma lo Sten & Lex è andato in letargo. E con lui forse altre opere del progetto Collicola on the wall. Vedremo presto, quando potremo ammirare i nuovi allestimenti.
Sia chiaro che non si tratta di una Damnatio memoriae che nel diritto romano prevedeva la cancellazione di qualsiasi traccia riguardante una persona riservata soprattutto ai nemici di Roma e del Senato romano, divenuti tali dopo essere caduti in disgrazia rispetto al potere politico. Ma è semplicemente la piccola rivoluzione messa in campo da Tonelli per rinnovare la galleria. Una operazione che apre a nuovi allestimenti e a nuove opere d’arte, come nelle più che legittime prerogative del nuovo direttore.
Lo stencil probabilmente tornerà a risvegliarsi tra qualche anno, se e quando un altro direttore riterrà opportuno riportarlo alla luce.
Quando succederà è facile pensare che sarà probabilmente una riscoperta che farà un po’ di clamore, ci sarà eccitazione nel mondo culturale della città, il primo cittadino si farà un selfie mentre abbatte col piccone il primo pezzetto di muro, i curiosi metteranno l’occhio nel pertugio per ammirare il “tesoro” ritrovato, come succede per una scoperta archeologica e poi ci sarà l’inaugurazione ufficiale della sala con l’enorme opera ristrutturata, presenti tutte le autorità politiche, istituzionali e culturali; un buffet e un concertino segneranno il benvenuto, anzi il bentornato. Sarà per lo stencil come nascere per la seconda volta. E i cittadini torneranno a vederlo, i visitatori verranno ad ammirare l’opera che nel frattempo si sarà arricchita della preziosità del tempo, i nonni racconteranno ai nipotini di quando lo stencil era visibile e loro erano giovani, i giornali ne scriveranno, perché non c’è niente di meglio per accrescere la fama di un’opera che occultarla.
Chi vivrà, vedrà.