Folle, eccentrico, esagerato, scabroso, strepitoso, colorato, giocoso, frizzante, immaginifico, portentoso, divertente, denso, ironico, grandioso, irriverente, trasgressivo, libero, spregiudicato, eccessivo, rock, stravagante, bizzarro, frenetico, provocatorio, caleidoscopico, esorbitante, punk, generoso, chiassoso, scoppiettante, fastoso, onirico, affollato, sfrenato, dinamico, originale, dirompente.
E chi più ne ha, più ne metta.
Fashion Freak Show è il viaggio nella testa di un uomo dalla fantasia senza limiti.
L’enfant terrible della moda, partendo dal suo rapporto con la nonna, ripercorre, in uno spettacolo autobiografico, cinquant’anni di cultura pop tra balli, sfilate di moda, musiche coinvolgenti, storie d’amore e sketch ironici. Una vera botta di adrenalina.
Qua e là, lanciati con festosa leggerezza, alcuni messaggi politici di sempre urgente e mai tramontata attualità, con la bandiera della pace che sfila in platea e la distribuzione al pubblico di profilattici, griffati ovviamente.
“Siate felici e siate liberi” ci dice Gaultier dal palcoscenico attraverso il suo stravagante e cinestetico campionario umano.
Fashion Freak Show, dopo 262 repliche alle Folies Bergère, approda a Spoleto in prima assoluta per l’Italia. Cinque repliche al Teatro Nuovo Giancarlo Menotti, già tutte esaurite, “e poi mai più in Italia” assicura Giorgio Ferrara (finalmente!), che, visibilmente su di giri, strappa a Jean Paul Gaultier la promessa di un ritorno al Festival dei due mondi per il prossimo anno, magari per fare i costumi.