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BAUHAUS TRA MODERNITÀ E PASSATO A SPOLETO62

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Una vera chicca. Il “Cantiere della modernità” porta in scena due balletti del periodo della Bauhaus, il “Balletto Triadico” del 1922 e “Quadri di una esposizione” del 1928.
Il primo di Oscar Schlemmer, spettacolare, ancora moderno, che va oltre l’attualità. Con costumi straordinari che annullano la persona fisica, la celano e ne costringono i movimenti all’interno di gabbie geometriche rigide e stravaganti, capace ancora di lanciare un messaggio di grande modernità e che continua a sbirciare prepotentemente il futuro.
Il secondo mostra, secondo alcuni, i segni del tempo. Molto complesso nella realizzazione fatta di sincronizzazione di funicelle, carrucole e intervento umano, è nato per dare movimento ai quadri del grande pittore Wassily Kandisky che si compongono sotto gli occhi degli spettatori, in una sinestesia pittorico-musicale. Oggi sembra superato da nuove tecnologie multimediali più attuali e stupefacenti.
Per la prima volta queste due opere sono rappresentate insieme al Teatro Nuovo Giancarlo Menotti con un imponetene sforzo organizzativo, in omaggio ai 100 anni della Bauhaus. 

 

OSKAR SCHLEMMER

IL BALLETTO TRIADICO

prima rappresentazione 1922
ricostruzione coreografica a cura di Gerhard Bohner, 1977
musica di Hans-Joachim Hespos
ricostruzione dei costumi di Ulrike Dietrich
su commissione di Akademie der Künste, 1977
nuova produzione 2014
direzione artistica Ivan Liška, Colleen Scott
coordinamento di produzione Norbert Stück
luci di Michael Kantrowitsch
produzione di Bayerisches Junior Ballet München 
in collaborazione con Akademie der Künste Berlin
con il supporto di Tanzfonds Erbe Project
WASSILY KANDINSKY / MODEST MUSORGSKY

QUADRI DI UN´ESPOSIZIONE

prima mondiale 1928
ricostruzione 1983 a cura di Martin Rupprecht e Horst Birr 
ricostruzione 2019 a cura di Horst Birr  e Stefano Laudato
esecuzione musicale al pianoforte Holger Groschopp
coprodotto da Akademie der Künste Universität der Künste Berlin 
a cura di Change Performing Arts 
in collaborazione con Teatro Nuovo Giovanni da Udine
e Accademia di Belle Arti di Brera 
con la partecipazione di Anà-thema Teatro