Si chiama Helen Sharman, ed è famosa per essere stata la prima astronauta britannica ad aver varcato lo spazio nel 1991, in una missione che l’ha portata verso la stazione spaziale russa Mir.
Oggi l’ex astronauta, che lavora al prestigioso Imperial College di Londra, asserisce di non avere dubbi: gli alieni esistono e con molta probabilità vivono già in mezzo a noi. La Sharman è una esperta di chimica, e spiega in una intervista rilasciata alla BBC che probabilmente noi non riusciamo a vedere gli alieni tra noi semplicemente perché non sono fatti della nostra stessa materia, ovvero principalmente di carbonio e azoto, ma sarebbero formati come una “diversa forma di vita” che sfugge ai nostri occhi. Dunque la chimica sarebbe alla base della nostra incapacità (a volte) di vedere gli alieni.
Durante la stessa intervista la Sharman parla del suo essere passata alla storia come prima astronauta britannica: un epiteto che a volte non le è stata molto simpatico soprattutto per il sessismo che venne fatto in Gran Bretagna quando, il secondo astronauta britannico Tim Peake, stavolta uomo, venne descritto dai giornali come “primo astronauta britannico” nello spazio, dimenticandosi della sua precedente missione probabilmente perché i media distinguevano tra primo “uomo” e prima “donna”, ma in questo modo e con titoli cubitali sui giornali sembrava proprio che non nessun altro britannico fosse andato sullo spazio prima del suo collega Peake.
Una ennesima prova di come anche in Occidente si faccia ancora fatica a riconoscere alle donne il ruolo di pioniere anche in campo scientifico.