Dopo il lockdown di questa primavera, ho approfittato questa estate per uscire il più possibile, concentrandomi sugli itinerari culinari che circondano la mia terra, la vallata spoletina tanto cara a San Francesco, nel cuore dell’Umbria.
Ho deciso a luglio di intraprendere la famosissima Strada del Sagrantino, una strada che unisce idealmente alcuni dei borghi più belli dell’Umbria, famosi per la produzione del pregiato Sagrantino di Montefalco: Castel Ritaldi, Montefalco, Bevagna, Giano dell’Umbria, Gualdo Cattaneo e appunto, Montefalco.
Ma cominciamo col dire innanzitutto cosa è la Strada del Sagrantino: è un itinerario caratterizzato da tutti quei luoghi della Valle Umbra rinomati per la produzione del vino rosso Sagrantino di Montefalco DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita).
Pensate che tra queste colline sorgono castelli, antichi borghi, torri e ovviamente intere vallate di vigneti e ulivi: parliamo di circa sessanta chilometri di percorso enogastronomico.
Ma come è nato il Sagrantino di Montefalco? Pare che siano stati i frati francescani, maestri della coltura di terra e vitigni, a iniziare per primi la sua produzione: inizialmente era un vino prettamente dolce – perché si preferiva la tecnica del passito – per poi passare all’attuale versione più utilizzata che è quella secca.
Se volete visitare come me questi bellissimi luoghi delle Strade del Sagrantino, vi consiglio questo itinerario: partite come me dalla bellissima Spoleto (un bellissimo punto di partenza tutto da visitare in una giornata credetemi), per direzionarvi poi verso la piccola e deliziosa “bomboniera” di Castel Ritaldi, prima tappa di questa percorso.
Qui sono stato ospite della Cantina Agricola Castelgrosso, prima cantina del nostro percorso che produce Rosso di Montefalco e Sagrantino. Castel Ritaldi, con un paio di ore riuscite a vederla tutta: un borgo appoggiato su una lieve collina, caratterizzato anche da un percorso pedonale-letterario molto caratteristico che vi accompagnerà fino al borgo dove potrete ammirare il bellissimo castello medioevale.
Subito dopo potete continuare la Strada del Sagrantino verso il suo cuore, la bellissima Montefalco. In questo storico borgo, ufficialmente uno dei più belli d’Italia, sono stato ospite della Cantina Antonelli San Marco, una delle più antiche, che vende in tutto il mondo Rosso di Montefalco e Sagrantino di Montefalco. Il borgo è straordinario, riassume tutta la bellezza dei borghi umbri. Anche questo borgo, a meno che non fate come me che vi fermate anche in qualche ristorante come “Alla via di mezzo” del simpaticissimo Giorgione (balzato alle cronache grazie ai suoi programmi culinari televisivi), potete visitarlo in 2 massimo 3 ore.
Di Montefalco potete ammirare la Piazza del Comune, che si trova in cima al borgo, la Chiesa di Sant’Agostino, di Santa Lucia, San Bartolomeo e Santa Chiara, oltre al complesso museale di San Francesco e al famosissimo Santuario della Madonna della Stella che si trova a pochi chilometri dalla città, quindi magari potete vederlo come tappa finale riprendendo il percorso verso la terza città: Bevagna.
Bevagna è un gioiello ed ospita annualmente la famosa kermesse del mercato delle Gaite, una sontuosa e affascinante rievocazione storica che coinvolge tutto il paese e che attira ogni anno turisti da tutta Italia. Ma siamo qui per il Sagrantino oggi, e dunque ho fatto visita all’affascinante ex monastero che ospita la Cantina Adanti.
Che dire, Bevagna è un fiore all’occhiello della nostra Umbria.
Procediamo ora verso Gualdo Cattaneo, un borgo adagiato su una collina sovrastato dal simbolo della città: il Castello di Simigni, datato addirittura XII secolo.
Tappa in questo borgo è stata la cantina il Torrione, dove all’interno di un casale antichissimo è possibile assaggiare i migliori vini tra Rosso e Sagrantino di Montefalco.
Partiamo infine alla volta di Giano dell’Umbria, un antico borgo romano nato sulla vecchia via Flaminia: davvero bello anche questo e con sorprese che vi stupiranno, come la Villa romana e l’abbazia di San Felice.
Giano dell’Umbria ha una cantina fra le più “giovani” del territorio, l’ azienda agraria – cantina Moretti Omero, che ha saputo comunque unire tradizione e modernità: puntano tutto sull’agricoltura BIO e sono una famiglia che dal 1992 ha dedicato amore e dedizione alla produzione di rosso e al Sagrantino di Montefalco.
Riprendo infine la strada di ritorno verso quel di Spoleto, che sta proprio per strada: come vi dicevo tappa ideale per iniziare e per terminare questo bellissimo percorso. Spoleto sa come accogliere e far “rilassare” i turisti che vengono da percorsi “impegnativi” (per il vino..) come la Strada del Sagrantino che idealmente avete percorso gentilmente insieme a me.