riceviamo e pubblichiamo per intero.
Il punto nascite riaprirà, così viene affermato da parte dei candidati sindaci di Fratelli d’Italia e della Lega, ma noi pretendiamo che venga fatto seguendo i massimi standard di sicurezza a tutela delle neo mamme e dei neonati.
Dopo il nostro appello al Presidente Mattarella e al Ministro della Salute, e con la minaccia nei confronti dei vertici regionali di tornare in piazza o tornare a richiamare trasmissioni come Agorà, qualcosa finalmente si è mosso? Si parla di una riapertura almeno fino a dicembre, in attesa però del nuovo piano sanitario regionale su cui ancora sono presenti più ombre che luci.
Il rientro del Punto nascite è una buona notizia e che ci rende orgogliosi come DifendiAmo Spoleto, per il percorso di forte protesta che abbiamo intrapreso da Ottobre fino ad oggi per ottenere finalmente alcuni timidi risultati, mantenendo sempre la promessa di non comprometterci mai con chi, nella politica locale spoletina, ha sostenuto con forza la decisione della Regione di chiudere i normali servizi del nostro Ospedale.
La cosa però che ci lascia perplessi, è che si annuncia che l’apertura del Punto nascite sia addirittura imminente (prima della fine di questa tornata elettorale!?). Ci vengono in mente le parole però dell’Assessore Coletto quando a Spoleto venne a spiegare una banalità: senza la presenza in piena pianta organica di nuovi anestesisti e pediatri, era praticamente impossibile aprire Punto Nascite e ginecologia. Ora, se queste parole erano vere allora non capiamo come oggi, con la stessa pianta organica di maggio, possa arrivare in fretta e furia il Punto Nascite.
Alla luce della carenza del personale e che vede soprattutto una forte carenza di anestesisti, come è possibile rispettare alti livelli di sicurezza e le linee guida sui tempi di intervento e sull’anestesia in ostetricia? E’ possibile rispettare elevati standard di sicurezza della salute delle pazienti nel Punto Nascite quando di notte a Spoleto sembrerebbe essere presente un solo anestesista e con un altro in reperibilità da casa? E qualora ci fosse una emergenza in un qualsiasi reparto dell’ospedale, come sarà possibile garantire l’intervento di un anestesista nei tempi rapidi di cui una partoriente, un neonato o un feto (quest’ultimo addirittura entro il minuto) necessitano?
Da ultimo il tema dei pediatri ad oggi in carenza di organico rispetto a quella che è una effettiva competenza nell’ambito della neonatologia che permetta al pediatra di gestire casi di emergenza-urgenza neonatale.
Per questi motivi confermiamo certamente la nostra ferma volontà di richiedere il ritorno del Punto nascite, ma che questo ritorno venga garantito, numeri alla mano, dai più elevati standard di sicurezza per le partorienti e i neonati, altrimenti il suo ripristino così repentino rischia di rimanere solo un pericoloso spot elettorale.
NOI L’OSPEDALE LO VOGLIAMO “COME PRIMA SE NON MEGLIO”…
DifendiAmo Spoleto