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POVERE CREATURE, IL NUOVO FILM DI YORGOS LANTHIMOS

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Frutto di un esperimento scientifico Bella Baxter, protagonista del film Povere creature, può essere considerata come la rappresentazione di una trinità: contemporaneamente madre e figlio, da cui prende vita una terza persona completamente diversa. La crescita comportamentale, in un corpo già adulto, molto repentina e compressa, unita alla totale assenza di memoria porta Bella a vivere senza freni inibitori e senza pregiudizi ogni situazione contingente mettendo a nudo tutte le contraddizioni di questi tempi legate all’educazione, alla religione e alla morale.

È un film che prova ad essere anche politico, ma principalmente è un film sull’emancipazione femminile e sul femminismo. Che incredibilmente trova, andando a ricercare nella struttura, il suo alter ego nel film commedia Barbie, di tutt’altro genere quindi, ma con moltissimi punti in comune tra le protagoniste.

Yorgos Lanthimos, evoluto secondo molti sempre più in un regista pop visionario, mette in scena film dissacranti e ricchi di contenuti che si rivolgono non alla nicchia ma al grande pubblico. Come sempre sconvolge, anche se un po’ meno rispetto ai suoi primi lungometraggi, in cui la poltrona dello spettatore si trasformava veramente in una seduta scomoda e urticante.

Si conferma uno dei registi più interessanti del nostro tempo.

Eccezionale Emma Stone, che sta dimostrando una crescita attoriale notevole e che in questo film è sostenuta da un grande cast composto da attori non protagonisti di confermata e notevole bravura come James Dafoe e dalla sfrenata e coraggiosa fantasia del regista Lanthimos