Home Lavoro Da Ministero della Giustizia a (in)Giustizia sociale è un attimo: la situazione...

Da Ministero della Giustizia a (in)Giustizia sociale è un attimo: la situazione di precarietà di alcuni lavoratori è da paese da terzo mondo.

112
0

Riceviamo dalla CGIL – FIOM e volentieri pubblichiamo.

Continua lo stato di precarietà, di frustrazione e umiliazione delle lavoratrici e dei lavoratori del sistema degli appalti addetti ai servizi di documentazione degli atti processuali operanti in attività del Ministero della Giustizia.
Lavoratrici e lavoratori che da decenni svolgono attività delicatissime nell’ambito della giustizia. Lavoratrici e lavoratori che, attraverso un sistema di appalto che, ogni anno, diventa sempre più precario e sotto pagato, fanno si che delicatissime attività legate al funzionamento della Giustizia di Tribunali e Procure possano efficacemente rispondere alle esigenze dei cittadini del nostro Paese. Lavoratrici e lavoratori con contratti a tempo indeterminato, a tempo determinato e in somministrazione che, in uno stato di perenne precarietà tengono in piedi una parte fondamentale del nostro apparato di Giustizia.


Lavoratrici e lavoratori a cui, in occasione della recente aggiudicazione di gara e del consequenziale cambio appalto vengono proposte soluzioni di assunzione dall’azienda subentrante che umiliano le esperienze, le capacità e la serietà professionale, di uomini e donne che da decenni operano, tra molteplici difficoltà di tutti i generi, all’interno del nostro sistema giudiziario.
Circa 40 lavoratrici e lavoratori impegnati in molteplici siti di Giustizia di Lazio, Umbria e Toscana che vedono messe a rischio le loro condizioni retributive e occupazionali a causa di proposte di assunzione fatte dall’azienda subentrante in cui si presenta l’applicazione di CCNL non metalmeccanici, ridimensionamenti orari, non specificati livelli di inquadramento e contratti, per tutte e tutti, a tempo determinato.

E tutto senza riconoscere il ruolo della rappresentanza collettiva che le lavoratrici e i lavoratori hanno da tempo inteso darsi attraverso la libera adesione sindacale.


ORA BASTA
Tutto questo è inaccettabile!!!!
Ed è per tutto questo che, le lavoratrici e i lavoratori coinvolti in questa ennesima situazione di ordinaria precarietà ai limiti dello sfruttamento intendono avviare tutte le iniziative di mobilitazione necessarie a partire dal coinvolgimento dei mezzi di informazione, della politica e presidi di piazza per pretendere tutto il RISPETTO di cui hanno pieno DIRITTO.


Roma, 12.07.2024
p.la FIOM CGIL ROMA COL
Fabrizio Maramieri
3459532012
p.il NIDIL ROMA COL
Simone Cioncolini
328 7129261