Ultimo giorno di Festival e ultimo spettacolo anche per l’Accademia Silvio D’Amico che chiude a Villa Redenta con sogno di “Un sogno nella notte di mezzestate” e alla sala Frau con “È un giorno perduto”.
Quattro sono stati gli spazi teatrali che hanno accolto quest’anno gli allievi dell’Accademia. Due all’aperto, Villa Redenta e i giardini dell’ippocastano e due al chiuso, Sala Frau e Teatrino delle sei.
Oltre agli appassionati di teatro, molti i parenti e gli amici che sono venuti per seguire gli spettacoli degli attori in erba e anche questo aiuta il turismo della città.
Tanta la passione di questi giovani, alcuni molto promettenti, che hanno arricchito con le loro performance e con grande impegno il già ricco palinsesto del festival.
Alcuni di loro probabilmente li rivedremo ancora qui nei prossimi anni, più maturi e magari più famosi. Non più allievi ma attori diplomati.
A Villa Redenta si chiude con Un sogno nella notte di mezzestate, spettacolo itinerante che utilizza un ampio spazio del vasto giardino. Almeno quattro le postazioni naturali utilizzate con un pubblico in continuo movimento, immerso a 360 gradi nei rumori, nei versi recitati e nei corpi in movimento.
La regia un po’ caotica e vivace e la verve degli attori fanno passare in secondo piano l’inflessione dialettale di alcuni attori. Dinamico e dissacrante, con un testo ampiamente rivisitato, lo spettacolo di due ore ha divertito il pubblico.
UN SOGNO NELLA NOTTE DI MEZZESTATE, SPOLETO 62
ACCADEMIA NAZIONALE D’ARTE DRAMMATICA “SILVIO D’AMICO” – Compagnia dell´Accademia
di William Shakespeare
regia Tommaso Capodanno
con Matteo Berardinelli, Maria Chiara Bisceglia, Nicoletta Cefaly, Simone Chiacchiararelli, Carolina Ellero, Marco Fasciana, Lorenzo Guadalupi, Domenico Luca, Marco Valerio Montesano, Tommaso Paolucci, Francesco Vittorio Pellegrino, Francesco Pietrella, Rebecca Sisti, Aron Tewelde
costumi Graziella Pepe