Una vera chicca. Il “Cantiere della modernità” porta in scena due balletti del periodo della Bauhaus, il “Balletto Triadico” del 1922 e “Quadri di una esposizione” del 1928.
Il primo di Oscar Schlemmer, spettacolare, ancora moderno, che va oltre l’attualità. Con costumi straordinari che annullano la persona fisica, la celano e ne costringono i movimenti all’interno di gabbie geometriche rigide e stravaganti, capace ancora di lanciare un messaggio di grande modernità e che continua a sbirciare prepotentemente il futuro.
Il secondo mostra, secondo alcuni, i segni del tempo. Molto complesso nella realizzazione fatta di sincronizzazione di funicelle, carrucole e intervento umano, è nato per dare movimento ai quadri del grande pittore Wassily Kandisky che si compongono sotto gli occhi degli spettatori, in una sinestesia pittorico-musicale. Oggi sembra superato da nuove tecnologie multimediali più attuali e stupefacenti.
Per la prima volta queste due opere sono rappresentate insieme al Teatro Nuovo Giancarlo Menotti con un imponetene sforzo organizzativo, in omaggio ai 100 anni della Bauhaus.
OSKAR SCHLEMMER
IL BALLETTO TRIADICO