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LO SCONTRO TV SGARBI-LUXURIA

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Nei confronti della presentatrice simbolo della TV trash non si può avere nessun tipo di sentimento.
Odio no, perché? Presuppone rispetto.
Amore nemmeno, presuppone lobotomia.

Il nulla è più che sufficiente.
L’unica cosa che ricordo della D’Urso è l’inserto su Playboy quando ero adolescente.
Vorrei esprimere la mia solidarietà a Vladimir Luxuria, ma non lo farò.
Non è la prima volta che si espone volontariamente a queste gogne nella tv che ospita le interpretazioni amatoriali di Mario Giordano, o il trionfo della mediocrità intellettuale come Uomini e Donne.
Senza fra l’altro aver mai incassato una vittoria per la comunità LGBT+, ma solo altre ospitate sull’onda delle zuffe.
Mi vanto di non aver mai visto questo programma. Sarei curioso almeno di capire come si svolge uno scempio mediatico, ma l’idea di aumentare l’audience anche dello 0,00000001 mi trattiene.

La gente che va alle trasmissioni Mediaset sa perfettamente che dovranno indossare la cresta e le penne dei galli da combattimento e lo fanno in cambio di lauti compensi, compresa Luxuria.

Lo scandalo di cui ci dovremmo indignare è che ci sia gente a casa che dà audience a tale lerciume.
È da considerare al pari di un fallimento democratico dove il gregge soddisfa il proprio desiderio di voyeurismo.
Non dovrebbe esserci la possibilità di fare queste trasmissioni.
Solo i produttori televisivi sono felici, basso costo, bassa qualità e tanta audience, responsabili di un fatto grave verso la comunicazione e l’etica minima.
Queste cose vanno fermate con azioni dirette, perché non c’entrano nulla con la libertà di stampa.

Sgarbi, Feltri e D’urso in un paese civile passerebbero la vita a compilare i moduli per la disoccupazione.

La bestialità di Sgarbi è nota, sono anni che si vende come attrazione “culturale” e offre a chiunque paghi arroganza, tracotanza, volgarità.
Fulgido esempio che l’educazione non può essere sostituita dall’istruzione.
Bocca piena di insulti copia e incolla e cuore pieno di odio e complessi di superiorità.
Il silenzio divertito della D’Urso mentre una donna transgender veniva offesa e insultata, sullo sfondo un pubblico in studio, selezionato fra le fila di Pontida forse, che rideva e applaudiva a tanta volgarità.
A poco sono servite le scuse di Sgarbi a fine trasmissione.
Ma il peggiore è Feltri a cui andrebbe ricordato che tanti giovani omosessuali si uccidono nel silenzio o si ammalano di depressione perché le battute, i lazzi, quando non aperti insulti e botte, li costringono a un ritiro sociale fino a non riuscire più a tollerare di vivere.

Ma la Verità di Feltri è tale che se un ragazzino gli dovesse cadere sopra la macchina da un ponte, darebbe la colpa alla droga.

Carlo Cosenza

Carlo Cosenza
Autore dell’articolo

 

 

 

 

 

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