Da un po’ di tempo si parla di cosa gli italiani in crisi hanno deciso di lasciare indietro nelle scadenze dei pagamenti.
E, strano a credersi, pare che proprio l’assicurazione dell’auto, sia una di quelle spese che si sono tagliate per prime.
Non si rinuncia a circolare, perché ormai è difficile fare a meno della vettura privata, ma l’assicurazione si paga quando si può.
Il rischio di venire beccati è altissimo e le conseguenze per non essere in regola sono molto gravi.
Generalmente si pensa con paura alla multa che ci si merita per non essere in regola con l’assicurazione: multa che può arrivare la prima volta, fino a 3.396 euro e anche al sequestro dell’auto, ma in realtà il rischio grosso è un altro.
Se si causa un danno a qualcuno è l’assicurazione che si occupa di risarcire.
Se questa non c’è, tocca all’automobilista con le conseguenze che si possono immaginare.
Allora ho pensato di fare una piccola verifica sulle auto che transitano a Spoleto.
Ho scaricato un’applicazione per smartphone che informa sulla correttezza del pagamento dell’assicurazione semplicemente inserendo la targa del veicolo.
Poi sono andato a Piazza Garibaldi e fatto la mia prova che non ha alcun valore scientifico:
ho controllato 100 auto fra quelle che passavano lì.
Risultato?
24 delle auto controllate, è risultato sprovvisto di polizza assicurativa.
Ripeto che quella mia è una prova senza alcuna presunzione di scientificità, ma aiuta a farsi un’idea della situazione.
Insomma questa abitudine è un vero pericolo in giro per le città, ma forse anche un buon affare da sviluppare per le compagnie assicurative che lamentano continui cali di fatturato.
Forse basterebbe abbassare il costo delle polizze e la situazione potrebbe avvicinarsi a soluzione per tutte le parti.